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  • Immagine del redattore: Christopher Wood
    Christopher Wood
  • 17 set
  • Tempo di lettura: 3 min

Sul Genocidio a Gaza

Christopher Wood
Christopher Wood

Sul genocidio in corso a Gaza pubblichiamo una lettera che il nostro collaboratore e autore Christopher Wood ha inviato all’Ambasciatore del Canada a Roma. Le immagini che accompagnano la lettera sono state realizzate tempo addietro da Chris e crediamo ben si adattino a un auspicio di buon esito della missione in corso da parte della Global Sumud Flotilla.



All’Ambasciatore del Canada a Roma e allo staff dell’Ambasciata.


Mentre il mondo osserva ciò che sta accadendo a Gaza, noi rimaniamo in attesa di qualcuno che ci sorprenda con un atto di coraggio ed esprima la sua assoluta condanna di Netanyahu e dei suoi pirati. In un lontano passato i pirati erano perseguiti e alcuni di essi affrontavano la crudeltà della giustizia dei loro tempi proprio come le cosiddette streghe venivano bruciate sul rogo. Molti canadesi e i loro alleati persero la vita mentre si impegnavano diffusamente in Europa combattendo i tedeschi, e ora pare abbiamo perso la determinazione di incalzare Israele e chiamare le cose col loro nome. Il genocidio è in atto e noi non interveniamo. Se pensiamo indietro e ricordiamo le Reith Lectures tenute dal vostro attuale, da poco eletto, Primo Ministro, Mark Carney, ricordiamo come ritenevamo fosse un uomo dai sani principi. Ma ad ora rimaniamo delusi, non sta facendo nulla che possa essere considerato audace. Il Primo Ministro non è disposto ad ascoltare i suoi coraggiosi cittadini che hanno dimostrato il loro valore a Gaza? Deve collaborare ancora con lo Stato della Stella di David? I salmi del re David sono così incantatori da costringerci a pensare che la Bibbia sia di tale rilevanza, per il nostro mondo attuale, che i detentori di questa meravigliosa eredità devono essere protetti a qualunque costo? L’antica civiltà dell’Iran viene umiliata, in parte per propria responsabilità, ma Dio, cosa sta succedendo a Gaza? Un massacro, un genocidio, un processo di eliminazione di esseri umani. Walt Whitman scrisse una poesia che ci è rimasta impressa nel cuore: questa rende manifesta l’eliminazione degli indiani del Nordamerica, e parla di una persona (la madre) che riceve la visita di una bellissima Squaw pellerossa e di come poi lei si sia dileguata. La poesia fa male. Dice chiaramente che non siamo molto meglio di coloro che hanno chiuso gli occhi, tappato le orecchie e non hanno pronunciato una parola mentre i forni crematori nell’Europa occupata dai nazisti facevano ciò che tutti ricordiamo. Molto di ciò che vediamo accadere è insopportabile e impossibile da spiegare ai bambini. Ci sarà un figlio che porrà ai propri genitori una domanda pertinente sul perché la gente muore di fame? Scriviamo queste parole con il dovuto rispetto per il più alto rappresentante a Roma del Canada e speriamo che il contenuto della lettera possa accendere una scintilla nel cuore di qualcuno, scuoterlo e avere un effetto tale da incoraggiare la condanna di Israele. 


Cordiali saluti, Christopher Wood, via Piave 16, Porto Ceresio (21050) (Va).


Traduzione di Roberto Gelini


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Christopher Wood è nato ad Anversa nel 1951 e, dopo numerosi spostamenti, vive e crea le sue opere a Porto Ceresio. La sua formazione artistica si è svolta negli anni Settanta presso la Scuola d’Arte di Zurigo. Le sue creazioni, che spaziano dai disegni alle xilografie, dagli intagli su carta ai libri manufatti e persino a costumi, sono il risultato di un processo creativo che unisce pensiero e manualità, traendo ispirazione e nutrimento dal viaggio.



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